Il Tempo è Denaro – Prima Puntata – Cicli
Non posso cambiare il passato ma posso provare a migliorare il futuro
Gordon Gekko Click To Tweet
Da una Storia VERA….
Ciao Trader,
questo articolo parte da un tempo molto lontano, un tempo in cui non avevo bene le idee chiare su come si potessero tirare fuori due soldi dal trading.
Ad una convention ebbi la fortuna di incontrare Sergio (il protagonista della nostra storia oltre a me chiaramente) ci scambiammo i contatti per condividere strategie ed eventuali idee future.
Da quel giorno sono passati quasi 4 anni e in tutto questo tempo ci siamo sentiti quasi tutti i giorni, diciamo che il percorso l’abbiamo fatto praticamente insieme.
Nel tempo, Sergio ha deciso di approfondire gli studi sull’analisi ciclica e in particolare su J.M. Hurst.
Da qualche tempo abbiamo fuso le nostre strategie e abbiamo dato inizio ad un progetto, coronando un piccolo sogno che in tutti questi anni era rimasto ben chiuso nel cassetto.
Dall’unione della mia analisi dinamica dei Volumi e dall’analisi dei Cicli di Sergio è nato il nostro canale Dax Dirty Drift, dove ogni giorno forniamo segnali operativi per chi opera sul Dax intraday.
Veniamo al dunque…
ho chiesto a Sergio se avesse voglia di scrivere qualche riga sui suoi studi in modo tale da implementare “tradingblog” con questo tipo di analisi.
Bene, da un “non so se ho tempo” a un “non so bene come sviluppare” mi ha mandato tanta di quella roba da poter scrivere un e-book.
Quindi vista la vastità dell’argomento e la lunghezza che avrebbe avuto il post, abbiamo deciso di dividerlo in più puntate.
Oggi, tu che stai leggendo, avrai l’onore di leggere il primo episodio di questa storia…
Ora passo la parola direttamente allo “scienzato pazzo” Sergio Jr Tuccilli
Ciao a te che hai deciso di seguire il blog di uno dei trader più “fulminati e visionari” che io conosca, da oggi inizieremo a conoscere meglio un’interessantissima tecnica di trading che negli ultimi tempi è diventata molto di moda, ma non è così semplice come sembra derivando da compositi ambiti scientifici: l’analisi ciclica.
Prima di tutto spendiamo due parole sul padre dell’analisi ciclica: J.M. Hurst.
Chi era?
J.M. Hurst era un ingegnere (sempre questi ingegneri in mezzo.;)..!!!!) Statunitense che negli anni ’60 e ’70 applicò i suoi studi ai mercati finanziari, utilizzando i primi computer.
E’ ampiamente riconosciuto come il padre della moderna analisi ciclica, le sue intuizioni e i suoi strumenti sono ancora oggi validissimi. Hurst pubblicò 2 volumi “The Profit Magic of Stock Transaction Timing” negli anni ‘60 in cui presentava una piccola parte della sua teoria sui cicli e “JM Hurst Cyclitec Cycles Course” negli anni ’70 dove illustrava ampiamente la sua teoria.
Ma iniziamo ad andare subito sul pezzo come piace a noi.
Nei mercati finanziari ci sono cicli ricorrenti che hanno delle caratteristiche in comune e possono essere definiti in termini di proprietà fisiche fondamentali.
Non spaventarti! Cercherò di facilitare il linguaggio tecnico il più possibile, hai comunque l’email di Tiziano per qualunque lamentela… :).
L’azione del mercato è una composizione di più cicli che interferiscono e si influenzano l’un l’altro allo stesso tempo.
Anche se ci sono più cicli operativi insieme, tutti tendono ad un unico obiettivo comune.
Sono correlati l’uno con l’altro, sono costruiti uno sull’altro e hanno un trend sottostante che può distorcere la visione di medio – lungo termine.
Secondo alcune osservazioni, non esiste un’infinita varietà di cicli ma sembra esserci un ristretto numero di cicli correlati.
I cicli lunghi tendono ad essere multipli dei brevi, usualmente di due.
I cicli tendono a coincidere sui minimi di prezzo, cosicché è più facile determinare la periodicità.
Naturalmente i mercati sono grandi complicati meccanismi e non sempre seguono le aspettative teoriche.
Tuttavia le volte in cui deviano dalla norma, si possono rivelare ottimi spunti di studio e di apprendimento, perché come diceva qualcuno, sbagliando si impara!
Che Cos’è Un CICLO?
Perdi i tuoi soldi e hai perso solo i tuoi soldi, ma perdi tempo e hai perso una parte della tua vita
Michael Leboeuf Click To Tweet
Come ben sai viviamo in un mondo ciclico.
La natura, la scienza, la nostra quotidianità è piena di cicli.
Azioni ripetute ciclicamente nel tempo, cicli solari, cicli lunari, maree, cicli termodinamici, ciclo cellulare, mangiare, dormire, baciare…
I mercati finanziari sono un prodotto dell’uomo ed essendo l’uomo parte della natura e soggetto alle leggi naturali, lo sono anche i mercati!
Risparmiandoti la definizione fisica, un ciclo si descrive in base a due dimensioni fondamentali: lo spazio e il tempo.
E’ quindi un movimento nel tempo che inizia, esprime la sua forza e finisce.
I 3 principi fondamentali dei cicli che li descrivono in dimensione e tempo sono:
- AMPIEZZA
- DURATA, PERIODO
- FASE, RELAZIONE
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Ampiezza
Un ciclo completo parte da un minimo, arriva ad un massimo e ritorna, non sempre, a livello del minimo precedente.
L’ampiezza è la distanza tra il minimo e il massimo, in altri termini la sua forza.
L’ampiezza è la misura della potenza di un ciclo e nel mercato è rappresentata dal movimento del prezzo.
La velocità di un ciclo è zero agli estremi e massima alla metà.
L’accelerazione al contrario è massima nei punti di swing e minima, tendente allo zero alla metà.
Accelerazione e velocità quindi sono inversamente proporzionate.
Questa definizione mi piace molto e la vediamo applicata molto spesso nel mercato ad esempio quando vediamo che il mercato “gira” e fa un movimento a “V”, ecco questo è un bel esempio di accelerazione, poi vedremo altri dettagli in merito.
Periodo
Il periodo è la distanza tra i due minimi del ciclo, il tempo dopo il quale il pattern di un ciclo ripete se stesso.
Se ad esempio un ciclo ha una durata di 20 giorni il movimento del prezzo dal minimo di partenza al massimo e giù di nuovo al minimo di chiusura impiegherà 20 giorni.
In seguito parleremo anche della differenza tra giorni di trading e giorni di calendario.
Un concetto molto correlato al periodo e molto importante è la frequenza di un ciclo, cioè il susseguirsi della sua durata nel tempo, essa mostra quante volte il ciclo fluttua in un dato periodo.
Se il periodo di un ciclo è breve avremo un’alta frequenza; se il periodo è lungo avremo una bassa frequenza.
Fase
Quando parliamo di Fase mettiamo in relazione due o più cicli:
se due cicli hanno la stessa durata (il tempo che intercorre tra i due minimi di partenza e chiusura) ma fanno massimi e minimi in tempi diversi, la differenza di tempo tra i due cicli è la fase.
Due cicli sono in fase se i loro minimi sono corrispondenti, altrimenti sono fuori fase.
In fisica se due cicli sono fuori fase costante, hanno la stessa frequenza allora sono detti coerenti.
La coerenza è la misura della correlazione ciclica e ci porta ad un altro concetto centrale dell’interazione tra cicli differenti: interferenza costruttiva e decostruttiva.
Vedremo come influisce sul movimento del prezzo nel prossimo articolo.
La Fase nel mercato si esprime nei termini del tempo passato in relazione al tempo totale del ciclo;
es: il prezzo è al 5° giorno di un ciclo di 20 giorni.
Così sappiamo che il cilco è a 5 giorni dal top di mercato e che è al rialzo!
Cerchiamo ora di visualizzare meglio i concetti appena descritti.
L’esempio di una palla che rimbalza per terra è intuitivo per capire la proporzionalità tra ampiezza e periodo.
- Maggiore Ampiezza e Periodo Minore Frequenza
- Minore Ampiezza e Periodo Maggiore Frequenza
Più altezza significa più durata del rimbalzo e meno frequenza dei rimbalzi.
Un altro esempio può essere quello di considerare una massa attaccata a una molla, negli estremi la velocità è zero e l’accelerazione è massima, (punti A,C,E dell’immagine) nel mezzo la velocità è massima e l’accelerazione è minima (punti B e D).
Così è nei cicli di mercato (nei trend): nelle inversioni, cioè agli estremi l’accelerazione è massima e la velocità è zero, nei punti di mezzo la velocità è massima e l’accelerazione è zero.
Concludendo
Hurst osservò che ad eccezione dei cicli molto lunghi, l’ampiezza e la durata (la forza e il periodo) sono proporzionali. Un ciclo di 80 giorni avrà la doppia ampiezza di uno di 40, così uno di 20 giorni rispetto ad uno di 10.
Quindi se un ciclo lungo chiude e riparte è ragionevole assumere che ci sarà un grande movimento proporzionale ad esso poiché anche tutti i cicli più piccoli lo seguono.
Chiaramente ci sono eccezioni nelle quali la relazione appare rompersi come per esempio in lunghi pattern di consolidamento, o flat bottom, ma ciò può essere spiegato con l’azione dei cicli ancora più grandi.
Bene direi che abbiamo messo un bel pò di carne al fuoco ed essendo anche metà Agosto ci vuole proprio un bel bagno 😉
Ci vediamo alla prossima Puntata!
Trader full-time dal 2014, appassionato di medoti e tecniche di trading da più di 10 anni.
Specializzato nel trading intraday su Dax, è stato allievo di Marco Ciucci.
Il suo metodo si focalizza su analisi ciclica (Hurst) e volume profile, con l’aggiunta di qualche indicatore personalizzato.
1° Classificato al Live Trading Challenge organizzato da Infinity Futures di Marzo 2016, con una performance totale di $5,200.00 in 5 giorni di trading
La piattaforma utilizzata per le analisi è la Sentient Trader e la trovi a questo Link
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Grazie mille Sergio per il tuo contributo e sopratutto grazie a te caro lettore che hai avuto il “coraggio” di arrivare fino alla fine di questo nuovo articolo.
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e come dico sempre
SUERTE AMIGO !
Tiziano Brunno Tradingblog
Mi dicono dalla regia che è appena uscita la Seconda Puntata dedicata all’Analisi Ciclica..

Tiziano è un trader indipendente.
Specializzato sul Dax e Nasdaq intraday.
2° Classificato al Live Trading Challenge di Marzo 2016.
Nel tempo libero è un surfer dilettante e un sognatore.